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Fare la spesa in modo intelligente

... fare la spesa in modo intelligente e sano, ormai si rivela sempre più difficile: tra gli scaffali si nascondono così tanti prodotti che molte volte, vista la scarsità di tempo a nostra disposizione, compriamo solo per abitudine e perchè in qualche modo, ci sembrano "buoni". In realtà, tanti cibi che apparentemente sembrano buoni, nascondono i più infidi ingredienti che l'industria alimentare ormai utilizza più o meno legalmente, rendendo la materia prima altro da sè, alterando le caratteristiche principali per rendere questo o quel cibo, meno deperibile ed esteticamente più appetibile, anche se significa utilizzare sostanze nocive per la salute collettiva.


Ultimamente, mi capita di leggere, cercare e tentare di approfondire argomenti del genere... e più se ne sa, più viene voglia di farsi tutto in casa da zero con materie prime altamente selezionate, nella speranza che tutta la filiera di queste ultime, sia stata condotta nel rispetto della sostenibilità con particolare riguardo verso acqua impiegata, contaminazione della terra, lavorazione scelta ecc. ecc.


Sul sito Ambiente Bio ho trovato un articolo sulle sostanze largamente impiegate in ogni dove dall'industria alimentare. Sto cercando di diffonderlo perchè è solo con una corretta informazione che possiamo tutelarci da gente senza scrupoli che avvelena quello che tutti, ma proprio tutti, si trovano a tavola prima o poi.


Di seguito l'articolo :


" Per la durata e la conservazione dei cibi industriali generalmente vengono utilizzati conservanti e agenti sintetici per ritardare e inibire, appunto, la crescita di funghi e muffe. Queste sostanze però una volta liberate nel corpo privano di ossigeno le cellule rubandone le sostanze nutritive e creando un ambiente favorevole per le malattie. Continui sono gli studi che vengono effettuati a riguardo di questi argomenti.

I 10 ingredienti più tossici presenti nel settore alimentare sono

Sodio benzoato (E211)

Questo assassino furtivo si trova in quasi tutti i vasi e bottiglie, come condimento per l’insalata, sottaceti, salse, maionese, quasi tutte le bevande analcoliche e succhi di frutta, e anche in prodotti alimentari etichettati come “naturali”. Secondo uno studio del professor Peter Piper, del dipartimento di biologia molecolare e biotecnologie dell’Università di Sheffield, il sodio benzoato testato su cellule vive di lieviti distrugge aree del DNA nelle stazioni energetiche cellulari, i mitocondri.

Olio di canola

Questo olio è di derivazione vegetale ed è presente in più del 30% di tutti i prodotti. Olio di canola è in realtà una selezione dell’olio di colza e può causare enfisema e insufficienza respiratoria, che alla fine portano al cancro. L’olio di colza è inadatto all’uso alimentare a causa dell’alta concentrazione di acido erucico, che per la sua tossicità è fortemente limitato per legge, con un limite massimo tollerato del 5% nei grassi alimentari (legge comunitaria in vigore dal 1º luglio 1979, Direttiva 76/621/CEE, del 20 luglio 1976). Essendo però un olio estremamente economico, in Italia è attualmente utilizzato dalla ristorazione commerciale.

Glutammato monosodico (MSG)

La FDA permette 20 “pseudo” nomi per esso, tra cui estratto di lievito Ajinomoto autolyzed, Vetsin, MSG, gelatina, caseinato di calcio, proteina vegetale idrolizzata (HVP), proteina testurizzata, glutammato monopotassico, idrolizzato pianta Poteina (PHP) Estratto di lievito, acido glutammico, caseinato di sodio, lievito, proteine ​​vegetali idrolizzate, Senomyx, carragenina, aromi naturali, esaltatore di sapidità, o il numero E620, E621, E622, E623, E624, E625, E627, E631, o E635 per citarne alcuni. Solo perché un prodotto dice “No MSG” non significa che non c’è! Approfondire qui.


Sodio nitrato e nitrito di sodio (nitrosammine)

E ‘usato per fertilizzanti, esplosivi, e come solvente nell’industria della pulizia a secco. Questo ingrediente mantiene le molecole di emoglobina nel sangue di trasportare l’ossigeno ai tessuti del corpo. E ‘considerato un “super-sale” (come glutammato monosodico) aggiunto a cose come hot dog, salsicce e pancetta per aumentare la durata di conservazione, colore e sapore.

Il nitrito di sodio è usato principalmente come conservante alimentare e fissativo del colore nei prodotti a base di carne. Spesso usati in combinazione con altri sali noti nella vulcanizzazione: sali di sodio nitrito e nitrato e potassio (E249). Il suo uso impedisce intossicazione batterica, specialmente botulismo.

Gli studi da parte delle autorità sanitarie degli Stati Uniti alla fine del 1970 hanno dimostrato che l’uso di nitrito di sodio come additivo alimentare provoca il cancro .

Margarina

Il corpo non può integrare gli acidi grassi trans nelle membrane, causando strutture deformative cellulari. Ricchissima di grassi vegetali idrogenati che accelerano l’invecchiamento e degenerano i tessuti.

Antischiuma

(Dimethylpolysiloxane) è una sostanza chimica industriale utilizzata in stucchi e sigillanti. Questo componente è usato soprattutto in fast food bocconcini di pollo e uova. Un derivato del petrolio, viene utilizzato come stabilizzatore in profumi, resine, vernici e prodotti chimici collegato ai tumori gastrici e danni al DNA.

Antiagglomeranti

I prodotti chimici che assorbono l’umidità. Questi vengono aggiunti al sale da tavola prodotti e alimenti in polvere. Essi sono spesso composti di fosfato, carbonato, silicato e ossido di composti contenenti alluminio. L’ alluminio è collegato alla malattia di Alzheimer ed è utilizzato anche nel vaccino contro l’influenza.

Colori artificiali

Petrolchimica, olio sintetico, antigelo e ammoniaca. E’ vietato nei cosmetici, ma ancora consentito negli alimenti. Indebolisce il sistema immunitario. Causa di tumori della vescica e testicoli.

Emulsionanti

Carragenina, polisorbato 80 e oli vegetali bromurati (OLS). Di solito si trova nel latte al cioccolato, formaggio, gelato, latte in polvere e gelatina. La BVO rimane per anni nel corpo. Polisorbato 80 è anche in molti vaccini.

Dolcificanti artificiali

Aspartame, acesulfame K, sucralosio, sorbitolo, Truvia, e, naturalmente, saccarina. A causa del suo gusto dolce, questi dolcificanti chimici ingannano il corpo e producono dipendenza per lunghi periodi di tempo.


Consigliamo di acquistare consapevolmente, di alimentarsi possibilmente in modo naturale e magari di produrre più alimenti con le nostre mani."


Cit.: dal sito Ambientebio.it


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Oggi parliamo di dispensa...

Ognuno ha la sua, con il suo stile, il suo modo di organizzare lo spazio: si va dal modello super ordinato che ha tutto ben a portata di mano, al prototipo "butto lì come capita tutto"... vediamo un pò di organizzare le idee su come dovrebbe essere la dispensa ideale...

La dispensa deve essere posizionata in un luogo fresco ed asciutto, possibilmente al buio o comunque lontana dalla luce diretta che potrebbe deteriorare i cibi.

Si intende per dispensa la scorta di viveri che non sono ancora stati utilizzati. Quindi confezioni integre. (per le confezioni aperte dovrete creare un ulteriore angolo in cucina, in modo da averli a portata di mano nel momento del bisogno, e utilizzando appunto prima quelli già aperti.)

 Scelta la location, la dispensa ideale dovrebbe essere composta da 5 piani, o comunque divisa in 5 settori. 

Noi dividiamo in piani per comodità. 

Nel 1 piano in alto mettere tutti i tipi di rotoli di carta, tovaglioli, stoviglie di plastica o occorrente per feste, pellicole, carte forno, stagnole… 

Nel 2 piano partire con i generi alimentari: tutto per il dolce. Avere sempre una scorta di zucchero, di prodotti per la colazione, latte a lunga conservazione… etc… 

Nel 3 piano tutto per il salato. Dal sale grosso a quello fino, spezie, pasta lunga e corta, tonno, passata di pomodoro… etc etc …

 Nel 4 sistemare tutti gli accessori da cucina che non vengono utilizzati quotidianamente o che sono ingombrati, come accessori per gli impastatori, teglie o attrezzature per le grandi occasioni. 

Nel 5 ricavare la sezione bottiglie, ricordarsi di rivestire il piano di carta assorbente per marginare i danni in caso di rottura. Sezionarlo in bottiglie d’olio, aceto, acqua, succhi, alcolici… tutto ciò che di liquido siete abituati a portare in tavola insomma. A terra, se non si ha altro luogo separato dove metterle, posizionare le scorte di detergenti e prodotti per la pulizia della casa. Sempre a terra, ma possibilmente in grandi ceste, sistemare la frutta e la verdura. Ricordandosi di controllarla ogni 2 giorni per evitare muffe e macerazioni.

Sarebbe pratico avere un piatto girevole dove sistemare le provviste di piccole dimensioni, in modo da trovarle facilmente. Per bustine, scatoline e aromi vari magari utilizzare una scatola in modo da non disperdere il tutto. Oppure utilizzare quelle bustone che normalmente vengono vendute per le ante dei mobili da bagno, che dispongono di tante piccole tasche dove poter sistemare i piccoli pacchetti… come dolciumi o altro. Se la dispensa non è in cucina, ma in un’altra stanza, sarebbe utile armarsi di un cesto in modo da fare “la spesa” in dispensa quando dovete cucinare, e portare il tutto in una volta sola.

Si farà poca attività fisica, ma si guadagna tempo prezioso. Ricordarsi di portare sempre sul davanti le confezioni con scadenze più brevi, in modo da utilizzarle per prime.

 Se si fanno conserve o altro tipo di cibo messo in vaso o bevande imbottigliate, ricordate di mettere un’etichetta con data del giorno in cui sono stati fatti, in modo da regolarvi poi con l’eventuale scadenza. Togliere gli imballaggi inutili, ma ricordarsi di scrivere su ogni singolo pezzo la data di scadenza, nel caso questa fosse presente solo nell’imballaggio da eliminare.

Guadagnerete un sacco di spazio. 

Se i ripiani della dispensa sono alti, procuratevi delle alzatine o dei divisori, in modo da creare un piano in più. 

Rinnovare le scorte periodicamente è utile e comodo soprattutto se si usufruisce dei prodotti in offerta nei supermercati. Calcolate di mantenerla piena tanto da avere scorte per almeno due settimane senza spesa. E tenete conto dell’arrivo improvviso di amici e parenti.

 Fate una pulizia profonda almeno una volta ogni tre mesi, in modo da impedire che bestioline e farfalline si annidino in qualche angolino. Comprate i foglietti antifarfalle in ogni caso, nonostante tutte le confezioni siano chiuse. Prevenire è meglio che curare. Sarebbe utile, ogni volta che si prende un prodotto dalla dispensa, metterlo subito nella lista della spesa successiva, in modo appunto da non rimanere mai sprovvisti.

 Le persone più maniacali possono crearsi dei file per tenere precisa nota di cosa c’è, e di cosa manca in dispensa. Organizzare inizialmente una dispensa può essere faticoso, ma creato il meccanismo vedrete che tutto vi verrà più semplice, risparmierete soldi nella spesa, risparmierete tempo, e in cucina sarà tutto più facile, armonioso e pratico. E poi una bella dispensa ben curata è sempre bella da vedere.

Foto Pinterest

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Qui un compendio di regole utili in casa, in modo da risolvere quei piccoli inconvenienti domestici e poterne andare fieri!!!

L’olio d’oliva è un ottimo struccante, bastano poche gocce su un batuffolo di cotone:

massaggiare occhi e viso e risciacquare con acqua tiepida. 

Si può preparare una maschera per il viso per pelle secca o normale all’olio d’oliva, mezzo cucchiaino di miele e due cucchiaini yogurt, amalgamare bene il tutto e stendere la maschera sul viso e lasciar agire per 15 minuti, risciacquare con acqua tiepida. 

Chioma sfibrata e con le doppie punte? Ecco un impacco con l’olio d’oliva da fare prima dello shampoo! Umettatevi le mani di olio d’oliva e passatele sui capelli evitando di toccare il cuoio capelluto.

 Massaggiare le punte e pettinare la chioma, lasciare in posa mezz’ora poi lavare i residui con lo shampoo.

 Se le macchie del forno sono molto persistenti e già datate mettete nel forno una pentola riempita con 2 litri di acqua mescolata a un cucchiaio di ammoniaca. Lasciate la pentola chiusa nel forno per tutta la notte, il giorno dopo eliminate la pentola e pulite con una spugnetta.

 Macchie di unto sul fornello: per eliminare le incrostazioni di unto che si sono formate sulle manopole del forno utilizzate acqua saponata e un vecchio spazzolino da denti .

Se una macchia di smalto per unghie cade sul tappeto tamponate la macchia con dell’acetone e poi passate dell’alcool denaturato.

 Macchie di sugo sul tappeto: tamponare con carta assorbente poi lavate con acqua e sapone di Marsiglia .

Tè sul tappeto? Se la macchia è recente tamponare con acqua calda, se la macchia è vecchia lavare con una soluzione preparata con mezzo litro di acqua calda e un cucchiaio di borace, poi sciacquare. 

Ruggine sul tappeto? Succo di limone! 

 Macchia di pittura sulle piastrelle? Trielina 

Macchie di pastelli a cera sulle pareti? Coprite con del dentifricio, lasciate agire mezz’ora e poi eliminate!

 Scotch appiccicato? Eliminarlo mettendoci sopra un panno e passarci sopra il ferro da stiro caldo. 

Decalcomania sulle piastrelle?? Bagnatele con dell’aceto bianco caldo, lasciate agire una decina di minuti e poi eliminate senza sforzo.

 Colla sulle piastrelle? Trielina

 Riutilizzare le vecchie tovaglie tagliandole a rettangoli e ricucirle per creare un set all’americana per la colazione. 

Capi di seta da buttare perché rovinati? Sono ottimi per pulire e lucidare il legno.

Per prolungare la durata dei fiori in vaso potete aggiungere all'acqua due o tre gocce di ammoniaca

Evitate di mettere nello stesso vaso rose e garofani, perchè assieme appassiscono più in fretta

I fiori di ciclamino e di geranio durano più a lungo se sono immersi in acqua zuccherata (un cucchiaino ogni litro)

I tulipani riprendono freschezza se immergete brevemente i gambi in acqua calda

Ph. Pinterest e informazioni internet