martedì 30 aprile 2013

Orata ripiena al forno

Orata ripiena al forno
...per un pranzo o una cena sicuramente saporiti, leggeri e veloci da preparare...le oratine ripiene al forno sono allo stesso tempo gustose, nutrienti, a basso contenuto di colesterolo.
Volendo preparare anche una pasta veloce, si possono raddoppiare gli ingredienti per condire il pesce e poi distribuire il sughetto su un bel piattino di spaghetti al dente, sfizioso e colorato.







lunedì 29 aprile 2013

Pizza di Kamut

...due paroline sul Kamut...con il nome Kamut, si fa riferimento all'azienda americana che si occupa della produzione, lavorazione e distribuzione di questo antico grano di agrigoltura biologica. Questo grano prende il nome anche dalla regione dell'Iran, sua   famosa terra di nascita, il Khorasan. 
Contiene glutine come tutti i derivati del frumento, quindi non adatto a chi ne è intollerante. Si può coltivare dovunque. Naturalmente, può essere chiamato Kamut, solo se prodotto dalla rispettiva azienda statunitense che, pare, garantisca, standard di alta qualità e  metodi biologici per questa materia prima dall'alto valore proteico, mai ibridata con altri tipi di grano.  Tra moda, leggenda, realtà, ricerca dell'esotico e del nuovo, si narra che il grano di questo tipo veniva già coltivato in Egitto secoli fa. Oggi si usa molto nelle nostre cucine perchè le preparazioni con  farina di Kamut, risultano particolarmente digeribili, e molto ricche di minerali importanti come il magnesio, lo zinco, il selenio. Quindi, pregi, ma anche difetti di una materia prima sicuramente eccelsa che ha un notevole impatto ambientale dovuto alla logistica messa in moto,  per rifornire le tavole di tutto il mondo. A tal proposito, consorzi di agricoltori italiani, hanno provato a riprodurre sul territorio, varianti analoghe, senza però molto successo. Fatta ogni considerazione positiva e negativa, si può senz'altro  inserire la farina di Kamut,  la pasta e i vari derivati, nella lista della spesa, senza farne un uso mono tematico, ma solo di arricchimento della varietà di prodotti di alta qualità che dovrebbero garantire un'alimentazione consapevole, sana e varia.

mercoledì 24 aprile 2013

Zuppa depurativa di porri carciofi cipolla e patate

...dopo dolci, stravizi e golosità varie, ogni tanto, serve una ricettina depurativa che possa aiutare ad eliminare tossine, scorie ed aiutarci a restare un pò più leggeri. Avevo letto delle proprietà depurative dei carciofi, per cui, ho pensato ad una vellutata molto dolce con i porri e la cipolla, con una consistenza cremosa grazie all'aiuto della patata e qualche crostino finale da inzuppare.





martedì 23 aprile 2013

Pasta velocissima al radicchio tardivo di Treviso

...ancora per pochissimo possiamo trovare il radicchio tardivo di Treviso...verdura tipicamente invernale e dolcissima. Tra i tantissimi tipi di radicchio, il tardivo è il più dolce e si presta ad una pasta velocissima, dolce, saporita e anche molto leggera. Si presenta dal cespo stretto e lungo, con le punte più estreme leggermente arricciatine. Sicuramente versatile per pizze, focacce farcite, cannelloni ripieni... Si sposa benissimo con formaggi erborinati come il     gorgonzola o un bel Montasio stravecchio. Come l'ho preparato io in foto, lo si gusta nella sua semplicità e bontà originale oltre che incredibile velocità nella preparazione.



lunedì 22 aprile 2013

Pastiera

Pastiera

Ho fatto la tesi di laurea in sociologia delle organizzazioni parlando di lavoro.
Se tornassi  indietro farei la tesi sulla pastiera.
Quale migliore argomento etnoantropologico!!!Unisce antropologia e sociologia, è uno dei più ricchi compendi di storia delle tradizioni popolari.
La pastiera, per chi la conosce da vicino, non è solo un dolce, ma è proprio una religione e come tale, ha un culto, dei riti e dei tempi:
 è un prodotto culturale!!!
Tra leggenda e realtà, la pastiera ha radici storiche antiche e pagane frutto dell'avvicendarsi del ciclo produttivo.
Si narra infatti che la sirena Partenope, la preparasse proprio in occasione del periodo della rinascita della terra: la primavera.
Il culto era quello della divinità materna Cerere, protettrice della fertilità della terra, della coltivazione di fiori, frutta e delle specie viventi in genere.
Le sacerdotesse facevano lunghe processioni con le uova in suo onore.
Simboli, riti, tradizioni poi mutuati dalla religione cattolica con la creazione della festa di Pasqua, appunto festa di rinascita, resurrezione e risveglio che coincide naturalmente proprio con la primavera, assecondando quindi l'ancestrale principio di ciclo produttivo.
È  un prodotto Slow Food per eccellenza!!! Oggi 
nei negozi bio o nei supermercati, troviamo del buon grano cotto, dei canditi, della saporitissima ricotta, ottime farine, burro, zucchero... 
Quando l'economia domestica era soprattutto agricola, tutto andava coltivato, prodotto e raccolto rispettando momenti ben scanditi: quindi il grano, la ricotta, i canditi, erani fatti in casa e quello che si mangiava, era il risultato del lavoro collettivo della famiglia allargata fino a nonni, zii e cugini. Anche l'operazione dell'infornare le pastiere era un momento sociale: si preparavano grandi quantità di pastiere e si infornavano nel forno di quartiere. Ogni famiglia, faceva le proprie. Ogni pastiera aveva un piccolo segno di riconoscimento, si facevano grandi infornate rinnovando così riti di una società che rifondava se stessa e le proprie tradizioni in cui tutti avevano il proprio ruolo.

Buona Pasqua a tutti.


Pastiera



















Pastiera
















Dosi per uno stampo da 26 cm oppure 28 cm:

( per la pastiera in foto, ho usato uno stampo da 26 cm e mi è avanzata un pò di pasta frolla: 
ho re-impastato e steso di nuovo, ho usato formine varie ed ho ottenuto i biscotti  che ho cotto in forno statico per una ventina di minuti circa e conservato in una scatola di latta. I biscotti chiusi in scatola di latta, si conservano perfettamente per una settimana, dieci giorni.
Se si volesse usare uno stampo da 28 cm, varierà leggermente solo l'altezza della pastiera e non avanzerà pasta frolla).

Ingredienti:

per la Pasta Frolla

-3 uova
-1 pizzico di sale
- semi di mezza bacca di vaniglia
- la scorza grattugiata di un'arancia 
- succo di un'arancia bionda piccola 
-500 gr  di farina 00
-200 gr di zucchero
-200 gr di  burro

per il ripieno

-600 gr di ricotta bio di ottima qualità ( ottima ricotta vaccina, oppure metà ricotta vaccina e metà  ricotta di pecora).
- 70 gr di canditi ( a scelta tra arancia, limone, zucca...)
-scorza intera di un limone
-scorza intera di un'arancia
-semi di mezza bacca di vaniglia
- 2 uova intere
- 2 tuorli 
- 300 gr di zucchero
- 300 gr di grano precotto
- 200 gr di latte 
- 25 gr di  burro
Facoltativo: 1 pizzico di cannella + aroma di fiori di arancio ( io non ho messo l'aroma di fior di arancio perchè non amo gli aromi artificiali. Per chi vuole aggiungerla, consiglio  di cercarla in erboristeria o presso i prodotti specializzati per pasticceria) 



Pastiera
















Preparazione:

Per prima cosa preparare  la pasta frolla.
La pasta frolla si può fare sia a mano, che con una planetaria: a mano, farina a fontana, sale e burro freddo a pezzetti grossolani, lavorare velocemente con le mani fino ad ottenere delle briciole. Aggiungere zucchero, uova, semi di vaniglia, scorza di arancia, mescolare ancora e solo alla fine unire il succo di arancia. Se si dovesse usare una planetaria: mettere dentro la ciotola, la farina, il sale, il burro freddo tagliato a pezzetti grossolani, con il gancio a foglia, ottenere delle briciole a velocità 1-2.
Aggiungere zucchero, uova, scorza di arancia, semi di vaniglia, e solo alla fine, il succo di arancia.
Ottenere un panetto piuttosto compatto ed omogeneo, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare in frigo per mezz'oretta.

Per la crema di grano: in una prima pentola dai bordi piuttosto alti, versare  il latte, il grano precotto, il burro, la scorza intera del limone e la scorza intera dell'arancia. Far bollire tutto mescolando, e mantenendo il fuoco a fiamma dolce. Una volta ottenuta una cremina piuttosto densa, coprire  e lasciare raffreddare il composto.
Aggiungere  i canditi alla crema di grano, eliminare la scorza intera dell'arancia e del limone ed passare tutto molto velocemente con un mini pimer per rendere il composto più omogeneo.

Preparare quindi la crema di ricotta: la si può fare a mano, con un mixer oppure con una planetaria
(velocità 2 fino a miscelare tutto il composto, con gancio a foglia e per chi avesse la Kenwood, con il gancio K oppure il gancio flexi).
In una ciotola, mescolare, le uova intere, i tuorli, lo zucchero, la ricotta, la scorza grattugiata dell'arancia, i semi di mezza bacca di vaniglia (si ottengono praticando con un coltello, un taglio lungo tutta la bacca e con la stessa lama del contello, prelevandoli ed impiegandoli nel proprio dolce).

Accendere il forno a 180°. Imburrare ed infarinare lo stampo.

Estrarre la pasta frolla dal frigo, impastarla per due minuti fino a quando si potrà lavorare facilmente con le mani.  Infarinare il piano da lavoro, tenere un pezzetto della frolla per fare le losanghe,  e con un mattarello, tirare la pasta  in modo omogeneo ruotandola di quarantacinque gradi per ottenere lo stesso spessore da tutti i lati.
Posizionare la pasta nello stampo,  bucherellare la base  con i rebbi di una forchetta.


Unire la crema di ricotta e  la crema di grano.
Versare  dentro la frolla e livellare.
Infarinare  il piano di lavoro e con una speronella ( rotellina taglia-pasta dentellata) tagliare  le strisce da  posizionare  a losanghe sulla pastiera.

(a me la pastiera piace opaca; per chi amasse il lucido, basterà che  spennellare con un tuorlo d'uovo e un pò di latte la parte superiore).

Infornare per 80 minuti a 180° in forno statico.
Trascorso questo tempo, lasciare in forno caldo (50° dalle cinque alle otto ore).


Curiosità:
La tradizione rimanda alla produzione della Pastiera, in tutte le zone della Campania, ma tutt'oggi, anche a Reggio Calabria e provincia, permane la consuetudine di preparare la Pastiera il giovedì Santo.
Le varianti della Pastiera sono tante...nella versione sorrentina, per esempio, si introduce anche la crema pasticcera che si miscela alla crema di grano e alla crema di ricotta che costituiscono la base di questo dolce.
La pastiera si mantiene perfettamente fuori dal frigo, adeguatamente coperta da pellicola o da un panno di cotone, a patto che sia stata ben "disidratata" dopo la cottura iniziale con la fase dell'asciugatura: è forse il passaggio che più la differenzia da una crostata di ricotta normale).
Ho sentito di qualcuno che la congela sia da cotta, sia da cruda; pare, mantenga inalterate tutte le sue proprietà.


Di seguito, le foto della diverse fasi di due pastiere preparate come sopra indicato.








































mercoledì 17 aprile 2013

Muffins con farina di pistacchi e yogurt magro alla vaniglia

Muffins con farina di pistacchi e yogurt magro alla vaniglia



































...non lo dice mai nessuno, ma preparare e mangiare muffins crea dipendenza... c'è il periodo di quelli dolci ,al cioccolato, alla nutella, alla marmellata... e c'è il periodo di quelli salati... zucchine, formaggi, verdure...
Per fare questi muffins oggi, sono andata a pescare un ingrediente che la pasticceria siciliana conosce bene: i pistacchi!!! In tutta onestà, di solito, associo il pistacchio a qualcosa di salato. Ma questa volta, volevo fare dei muffins dolci diversi. Per cui, se siete amanti dei dolci al pistacchio e cercate un sapore particolare, questa ricetta farà sicuramente al caso Vostro.


martedì 16 aprile 2013

Insalata Russa

...l'insalata russa è un piatto freddo nato verso la seconda metà dell' ottocento, proprio in un ristorante di Mosca. Ancora oggi, per consuetudine, da quelle parti, si usa prepararlo soprattutto durante le festività natalizie.
In Italia, ha trovato la sua maggiore  diffusione dagli anni '80 in poi. E' un piatto molto versatile, può essere un antipastino  presentato come centro tavola o reso molto carino nella versione  finger food magari su dei crostini, su  delle verdure a foglia rigida, o in piccole ciotoline di ceramica bianca con il relativo cucchiaino...la fantasia non conosce limiti... Le varianti sono talmente tante che possiamo parlare di insalata russa di mare e di carne...con gamberetti, salmone, tonno, diventa di mare e con pollo lesso, maiale, wurstel, salame, diventa di carne.
Di fatto è un piatto semplicissimo da fare. Di base sarebbe una preparazione leggera, la presenza della maionese, dell'uovo e di altri ingredienti che più ci piacciono, in realtà, fanno precipitare il conto calorico, e anche, ahimè, del colesterolo...
Diventa quindi un antipasto, un secondo oppure un contorno a seconda di come organizziamo il pasto e la distribuzione delle diverse portate.
Sicuramente, ottimo anche come piatto unico per un pasto veloce e ricco allo stesso tempo.


lunedì 15 aprile 2013

Pasta con sugo di branzino all'acqua pazza

..non c' è nulla di più leggero e saporito come le preparazioni a base  di pesce!!! L'unica noia reale è la pulizia proprio della materia prima. Di solito ormai, sia in pescheria, sia al banco del pesce fresco del supermercato, troviamo persone magnanime, disposte a pulirlo al posto nostro. Così la preparazione, diventa davvero semplice, veloce e gustosa  in poco tempo, senza dover affrontare un passaggio che per tanti è rapido ed indolore e per tanti altri è davvero fastidioso.